AgID diventa il Grande Fratello Costituzionale

Ci risiamo, ancora una volta assisto allibito ed impotente all'ennesimo stravolgimento strumentale della realtà. E come sempre accade il meccanismo è lo stesso: un giusto principio usato come slogan e travisato fino all'occultamento della realtà.

I fatti: con l'approvazione unanime della Camera, passa l'emendamento di modifica dell'art. 117 della Costituzione presentato da Stefano Quintarelli (SC) e lo Stato si attribuisce competenze esclusive in materia di sistemi informativi della PA anche a livello regionale e comunale. Votato, udite udite, all'unanimità, cosa mai vista prima !

Alla base di questo provvedimento (i cui effetti li si può trovare riassunti qui) la situazione a dir poco deprimente, per non dire drammatica, dell'informatizzazione della PA e che l'On. Quintarelli da vero esperto del settore più che da politico, ha giustamente messo in evidenza.
Da questo punto di vista quindi l'emendamento ha lo scopo, nobile, di mettere in rilievo l'importanza strategica dell'IT. Finalmente, verrebbe da dire visto lo stato comatoso del comparto (e non solo nel settore pubblico ma anche e soprattutto in quello privato) causato da anni di incuria, cattiva gestione e scarsissima quanto poverissima visione.
Ma come sempre accade in questo triste paese non passa nemmeno un'ora dall'approvazione dell'emendamento che una valanga di commenti entusiastici inizia ad inondare twitter, social media e blog. Piano piano, l'ondata di commenti inizia, probabilmente guidata da un'abile regia, a virare, e alla notizia si sostituisce il commento che vuole questo emendamento come una giusta punizione per le Regioni, le Province e gli Enti locali, colpevoli con la loro smania di non dover sottostare a nessuno di aver reso la PA un vero guazzabuglio di sistemi informatici diversi, incompatibili fra loro, costosi, inefficienti, proprietari e chi più ne ha più ne metta. Si leggono commenti di questo tenore :

Anche perché i dirigenti dei CED degli Enti Locali o sono dei delinquenti abituali o degli incompetenti

@quinta Eravamo fermi alle divisioni del Medioevo, la centralizzazione delle competenze IT della PA per il digitale è come il Rinascimento
Quindi finalmente, grazie al fantastico ed illuminato emendamento dell'art. 117 ci si toglie dal giogo dei delinquenti abituali che con i loro loschi maneggi ci hanno relegato per decenni nel Medioevo e si dà inizio finalmente ad un tanto atteso Rinascimento.

Ma siamo impazziti ???

È vero e lo ribadisco: la PA è un vero guazzabuglio di sistemi informatici diversi, incompatibili fra loro, costosi, inefficienti, proprietari, ecc. ecc., ma attribuire questo esclusivamente agli Enti locali è una tale travisazione della realtà da meritare un Oscar.
La realtà è ahimè è un'altra, molto più complessa e ricca di concause  e la sua banalizzazione oltre alla travisazione, non è un buon metodo per cambiarla.

Intanto è da chiarire subito una cosa: se ci fosse stato un vero ed efficace e concreto coordinamento/indirizzo da parte delle varie agenzie (CNIPA, DigitPA, Agid) succedutasi gli Enti locali non sarebbero partiti ognuno per la propria strada; lo hanno fatto fondamentalmente proprio per supplire alla mancanza di coordinamento, strumenti, standard e servizi comuni; al vuoto cosmico fatto di chiacchere accademiche che li circondava. E per adempiere alle norme tipo il CAD che imponevano agli enti di attrezzarsi. Portando a casa risultati che, ci voleva poco ahimè, senza dubbio superiori a quanto fatto dai super esperti dello Stato (basta citare le CNS vs la CIE come esempio).

Con questo non voglio a mia volta ribaltare la frittata, le responsabilità sono di tutti e imputabili non solo alla mancanza di una "cabina di regia" (che in realtà comunque c'era ma non faceva il suo lavoro evidentemente) ma soprattutto ad aspetti quali la normativa troppo complessa e disincentivante, il depauperamento, nella PA e fra i privati delle competenze informatiche, la mancanza di una visione strategica che cogliesse l'importanza dell'IT che non fosse solo a parole ma anche negli investimenti a questa riservata

Se si pensa che il tutto si possa risolvere con la creazione di un'ennesima cabina di regia prevista addirittura a livello costituzionale, mi spiace dirlo ma si pecca di un eccesso quasi patologico di ottimismo. E mi sorprende che a crederlo sia proprio l'On. Quintarelli che è indiscutibilmente profondo conoscitore del settore nonché  persona molto competente.

Ma al di lá di tutto, ora il ruolo di coordinatore centrale l'AgID lo ha e per giunta scritto nella Costituzione. Bene, è ora quindi di rimboccarsi le maniche e di iniziare a produrre qualcosa di concreto che metta davvero in grado la PA (TUTTA) di lavorare come si deve. Ci servono non solo standard e regole teoriche ma software e servizi funzionanti, si spera meglio degli attuali esempi, e in tempi accettabili.

Avete voluto la bicicletta ? Pedalate allora, e in fretta !!

E On. Quintarelli, per cortesia spieghi a chi la circonda di non banalizzare, travisare e offendere, non è così che si raggiungono i risultati in un mondo complesso e contorto come la PA italiana ma creando una leadership credibile, basata sulla competenza e sui fatti.


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