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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

Il fondo del barile

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S upponete di essere in viaggio per raggiungere una destinazione lontana e che il pieno di carburante vi basti giusto per arrivare alla meta, mentre in un serbatoio aggiuntivo tenete una scorta di carburate da utilizzare per viaggiare una volta raggiunta la destinazione, visto che lì non esistono distributori di benzina e che sarete nella necessità di dovervi muovere ancora per un po'. Supponiamo anche che a metà del viaggio vi accorgiate che con quello che vi rimane nel serbatoio voi non possiate raggiungere la meta. Vi rimarrebbero tre opzioni : rallentare, cercando di consumare meno e raggiungere comunque la meta impiegando più tempo; cercare un sistema per aggiungere benzina nel serbatoio in modo da poter continuare a viaggiare all'attuale velocità e raggiungere la meta; utilizzare la benzina del serbatoio aggiuntivo, non pensando al fatto che poi una volta alla meta non sarete più in grado di viaggiare. Sembra scontato, qualsiasi persona dotata di buon sens

Codice degli appalti e assetto della PA

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Il "Codice degli Appalti", cosí come normalmente è indicato il D.lgs 163/2006, detto anche "De Lise" in onore del suo principale estensore, il consigliere di Stato Pasquale De Lise , è un monumento, anzi IL monumento alla burocrazia italiana . 273 articoli , 38 allegati, suddiviso in 5 parti, 8 titoli, 22 sezioni e 16 capi che disegnano con precisione estrema, quasi maniacale, il procedimento che la PA deve seguire per acquisire un qualsiasi bene. La sua complessità (un codice commentato e arricchito con le varie sentenze consta di migliaia di pagine) e la visione che questa norma introduce in un ambito così fondamentale, hanno avuto ripercussioni pesantissime sull'intera PA italiana, tanto pesanti da tracciare un vero e proprio solco. La PA dopo il De Lise è un'altra e non sempre migliore. I numeri sono impressionanti: il codice è stato modificato da 51 norm e diverse e le relative 18 leggi di conversione; gli articoli hanno subito 592 modifi

And the winner is...

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Da quando abito lontano dal posto di lavoro ho preso l'abitudine di ascoltare la radio durante il tragitto casa-lavoro. Spesso sento Alessandro Milan a Radio 24 e mi diverto molto quando legge gli articoli più inutili apparsi sui giornali nel "concorso" la "la carta costa" oppure quelli che più fanno incazzare nella rubrica dal titolo "mani sul volante". Dovrei suggerire ad Alessandro Milan di istituire una rubrica ad hoc per noi povere vittime del legislatore italiano, sulla norma o articolo di legge più astruso o incomprensibile apparso in Gazzetta. In realtà anche la "Gazzetta Ufficiale costa"....caro Alesandro Milan, probabilmente molto più di quanto sia lecito immaginarsi. Per non parlare delle incazzature che certe letture provocano fra i poveri funzionari, altro che "mani sul volante", in macchina non andateci proprio ! Come esempio illuminante suggerirei il seguente comma 3 dell'art. 6 del Decreto Legge 1

Quale modello per lo sviluppo dell'infrastruttura a banda larga ?

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Ma in Italia chi sviluppa l'infrastruttura per la banda larga ? Ve lo siete mai chiesti ? A logica si dovrebbe pensare che l'onere di sviluppo della rete sia a carico dei gestori, in analogia a quanto avvenne per la telefonia e consapevoli anche dei ricavi che la loro posizione consente. Ma con il superamento del monopolio Telecom lo sviluppo della rete é rimasto contrattualmente scoperto con i risultati che tutti oggi vediamo, in particolare nelle zone di minor interesse economico per i gestori, ma non solo. Segnalo questo interessante articolo di Carlo Combini, Polo e Sassano in cui si analizza l'attuale ingarbugliatissima situazione e si cerca di capire quali sono le possibili soluzioni per uscirne. Quello che gli autori propongono é sostanzialmente questo : Prima di tutto, l’obiettivo: tra quelli delineati nella  Agenda digitale europea  riteniamo che sia prioritaria la copertura dell’intera popolazione con connessione ad almeno 30 Mbps , con una plura