Il fondo del barile

Supponete di essere in viaggio per raggiungere una destinazione lontana e che il pieno di carburante vi basti giusto per arrivare alla meta, mentre in un serbatoio aggiuntivo tenete una scorta di carburate da utilizzare per viaggiare una volta raggiunta la destinazione, visto che lì non esistono distributori di benzina e che sarete nella necessità di dovervi muovere ancora per un po'.

Supponiamo anche che a metà del viaggio vi accorgiate che con quello che vi rimane nel serbatoio voi non possiate raggiungere la meta. Vi rimarrebbero tre opzioni :

  1. rallentare, cercando di consumare meno e raggiungere comunque la meta impiegando più tempo;
  2. cercare un sistema per aggiungere benzina nel serbatoio in modo da poter continuare a viaggiare all'attuale velocità e raggiungere la meta;
  3. utilizzare la benzina del serbatoio aggiuntivo, non pensando al fatto che poi una volta alla meta non sarete più in grado di viaggiare.
Sembra scontato, qualsiasi persona dotata di buon senso sceglierebbe, se possibile, una fra le prime due possibili soluzioni. 

Contrariamente a quanto fa il nostro Governo quando ci propone di utilizzare il TFR nella busta paga costringendoci, per mantenere l'attuale velocità (anzi per accelerare visto che si deve assicurare la crescita) a rinunciare a quell'unica fonte certa che una volta giunti al termine del nostro percorso lavorativo, ci consentirebbe di tirare avanti ancora un pochino.

Perché che ci piaccia o meno, la realtà è proprio questa, soprattutto dopo la riforma delle pensioni che ci ha portato, con l'adozione del sistema contributivo, ad avere come unica fonte "certa" su cui fare affidamento, proprio il TFR. La pensione infatti non è certa ma stimata e comunque non sarà, dati alla mano e stando a quanto dice lo stesso INPS, superiore al 50% dell'ultimo stipendio, insufficiente nella maggior parte dei casi per vivere e comunque in presumibile calo con il passare degli anni.

La proposta del Governo Renzi non fa altro che procedere al progressivo drenaggio e depauperamento delle risorse delle famiglie che si troveranno poi nella necessità di dar fondo ai propri risparmi o all'alienazione dei propri beni personali per sopravvivere. Insomma, non si fa altro che grattare il barile senza cercare in nessun modo di mettere in atto le tanto decantate misure strutturali. E lo si fa sulla pelle dei poveracci.

Tutto questo a vantaggio di chi ? Per l'economia, per stimolare i consumi, per far crescere il PIL si dice, dimenticando che tutto ciò lo faremo con i soldi che ci dovrebbero servire a vivere in futuro, sostanzialmente contraendo dei debiti. Che nessuno ci aiuterà poi a pagare.

Certamente se ne avvantaggerà lo Stato che vedrà in anticipo le tasse dovute su TFR, anche se poi si tratta di una mera ridistribuzione temporale della stessa cifra. Certamente le piccole aziende e l'INPS invece avranno problemi di liquidità, coperti secondo la proposta dalla Cassa Depositi e Prestiti, ovvero in sostanza contraendo debito pubblico.

Insomma, la coperta è corta e si dà per scontato che non si possa allungare, così la si tira un po' di qua e un po' di là, in una sorta di pericoloso gioco delle tre carte.

E per convincerci della giustezza della cosa si usano argomenti tanto populisti quanto subdoli, quali ad esempio il "sono soldi dei lavoratori". Era meglio quando candidamente ammettevano di fare della "finanza creativa".

È vero, sono soldi dei lavoratori e come tale questi devono poter scegliere, cosa che purtroppo non potranno fare perché se si dovranno usare questi soldi per vivere (evitando così di adeguare gli stipendi con aumenti salariali) li dovranno spendere per forza.

E comunque se è vero (ed è vero) lo stesso principio dovrebbe a maggior ragione valere per i contributi previdenziali. Anche questi sono soldi dei lavoratori, e sono tanti, complessivamente 1/3 del lordo, infinitamente di più del TFR.

Perché allora non ci propongono di avere anche questi in busta paga ? 

La ragione é semplicissima: perchè altrimenti ci accorgeremo che quelli in realtà non sono affatto soldi nostri ma sono nella maggior parte tasse occulte che i lavoratori pagano per tappare buchi di ogni tipo, chiamati fantasiosamente "fondi di solidarietà".

Non ci credete ? Un semplicissimo conto fatto con un banale foglio excel vi convincerà. Prendete 1/3 del vostro lordo annuo e copiatelo 40 volte in una colonna del un foglio di calcolo. Adeguatelo di anno in anno pensando ad un rendimento (si tratta di un fondo vincolato per 40 anni !) di almeno il 3% e ad un'inflazione media di poco inferiore. Fate la somma e vi accorgerete che alla fine il solo interesse sul capitale accumulato vi basterebbe per garantirvi uno stipendio di almeno l'80% rispetto all'ultima busta paga !!

Mentre ne riceveremo sì e no il 50% e senza tenere il capitale ! E gli altri soldi dove finiscono ?

Già, ma questa è un'altra storia. Per il momento voi che potete tenetevi stretto il vostro TFR


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